LE PORTE URBANE

Ogni rito di passaggio comporta, infatti, tre momenti: separazione dalla situazione esistente o pre-liminale; sospensione, margine o liminale; aggregazione al nuovo territorio o post-liminale. L’esempio più chiaro che Van Gennep fornisce in proposito e da cui sviluppa la sua terminologia è quello più materiale del passaggio della soglia: laddove la soglia costituisce il margine, le azioni che si compiono in vista del paesaggio e dopo rievocano l’immagine della separazione dall’ambiente precedente e l’aggregazione in quello successivo, passando per un confine specifico (…).
A. Van Gennep, I riti di passaggio, Parigi 1909, tr. it. Torino 1985.
Presente in I. Basile, Sulla soglia. La costruzione dell’identità attraverso i miti greci di “non passaggio”, Novi Ligure 2018. Edizioni Epoké

IL PROGETTO

Le “Porte urbane” rappresentano fisicamente delle soglie. Spazi limitati, luoghi di transizione e di trasformazione. Cancelli (gates) di accesso virtuali in rappresentanza di tutti gli altri possibili, coordinate geografiche distinte, marcatori simbolici (qui inteso come mettere assieme due metà) che mettono in comunicazione due luoghi, due territori, due situazioni, distinguendole. Sono confine e passaggio e configurano l’attesa di nuovi perimetri, di nuove esperienze emotive e sensoriali a contatto con l’ambiente naturale in prossimità di un contesto urbano. Il progetto, o meglio l’idea di massima, è nata in maniera spontanea a seguito di un incontro con le autorità cantonali con l’intenzione di parlare del nostro progetto HabitOUT. Durante l’incontro abbiamo colto l’invito a prendere conoscenza del progetto relativo alle Porte-Totem, previste per essere ubicate nel perimetro del Parco in corrispondenza con i Comuni interessati, porte che erano state previste durante i lavori di pianificazione del PUC cantonale denominato Parco del Piano di Magadino.

Ringraziando ancora per l’interesse manifestato nei confronti del nostro progetto HabitOUT, espresso
durante la stimolante riunione presso il DT di qualche mese fa, abbiamo colto con piacere l’invito a prendere
conoscenza del progetto relativo alle Porte-Totem, previste per essere ubicate nel perimetro del Parco in
corrispondenza con i Comuni interessati, che sono state previste durante i lavori di pianificazione del PUC
cantonale denominato Parco del Piano di Magadino. A seguito di queste favorevoli circostanze e delle
suggestioni che ci siamo scambiati durante la riunione abbiamo colto questa preziosa occasione per
sottoporre di seguito alla vostra attenzione alcune ipotesi nate in maniera spontanea dopo la ricezione del
del documento delle ubicazioni geografiche dei Totem ed una successiva visita ai luoghi deputati, di qualche
giorno fa. Con piacere ci riferiamo quindi a questo breve documento per portare alcuni spunti e riflessioni,
provvisori e sicuramente incompleti, attraverso una bozza di concetto di carattere interlocutorio. Coerenti con
principi eco-friendly e attraverso presupposti di sostenibilità ambientale perseguiti da HabitOUT, abbiamo
cercato di assumere quale fil rouge, per il processo progettuale, un disegno unitario che promuova un
approccio coerente con i Valori presenti nel Parco. Queste Porte d’entrata sono un’opportunità ed un segnale
per il visitatore-ospite a condividere comportamenti adatti e sobri quali il rispetto delle regole che i promotori,
e il buon senso, si sono figurati (Galateo del Parco). Le stesse Porte dovranno integrarsi marcando
paesaggisticamente i confini e, in merito a questo aspetto, siamo stati stimolati dal concetto di Soglia (confine
Zona urbana – Parco), di Qualità naturale dei materiali da impiegare (visiva, tattile, evocativa,…) e del Modulo
che sappia adattarsi alle singole necessità, quelle di oggi e quelle di domani, creando sempre nuove
relazioni di significato fra interno ed esterno a questa Area di svago di prossimità.
Preziosa é inoltre la possibilità di narrare un’esperienza emozionale, abitando nuove e delicate sintonie,
attraverso forme di approccio esplorativo e contemplativo. Il visitatore diverrà ospite atteso percependo
nell’attraversare le Porte il cambiamento di scala, da osservatore distratto ad esploratore-viaggiatore (gate)
vigile ed accorto. Queste Porte si trasformeranno idealmente in attenne territoriali per connettere
poeticamente il Parco al Cosmo infinito attraverso dimensioni e principi della “Divina Proportione”.
Abbiamo così individuato nella forma della Porta urbana (elemento di protezione e di accoglienza), il
processo evolutivo intermedio fra il Totem (elemento didattico-informativo), e quella della struttura logistica
(Bike sharing – deposito,…) o di accoglienza (Bird watching, Sportelli informativi, Rifugi urbani,..). Il
sopralluogo ci ha inoltre permesso di prendere visione dei luoghi e della loro conformazione così da poter
proporre anche come “agganciare” al terreno queste Porte e come renderle fruibili anche ai portatori di
disabilità. Abbiamo inoltre pensato ad una loro connettività eventuale online-offline e alla possibilità di una
sobria illuminazione artificiale interna alimentata attraverso un piccolo pannello fotovoltaico integrato alla
struttura. Alcuni semplici fotomontaggi evocano nel territorio forme e dimensioni.

Clicca qui per vedere la brochure del progetto.

A CHE PUNTO SIAMO

Seguendo le indicazioni forniteci da un membro del Consiglio abbiamo sviluppato il progetto che, purtroppo, per ragioni indipendenti dalla nostra volontà, non ha potuto essere implementato nel Parco del Piano.

Speriamo comunque di poter riproporre questa idea di “porte d’accesso”, che meritano una valorizzazione data da una migliore visibilità, accentuata da un accompagnamento dedicato, in altri luoghi e forme nel territorio cantonale.

OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ COINVOLTI NEL PROGETTO

Per far fronte ai suoi numerosi impegni sociali, la nostra associazione conta anche su contributi privati affinché possa sempre disporre della necessaria copertura finanziaria.
I contributi privati ci permettono di continuare a proporre nuove iniziative e attività di sensibilizzazione nei confronti della popolazione e delle autorità competenti.

COLLABORAZIONI, PARTNER

IN COLLABORAZIONE CON:

CON IL SOSTEGNO IN QUANTO PARTNER DI: