INCUBOTRICE

(…) un albero in città ha una valenza ecologica fino a 4-5 volte superiore rispetto ad un albero in foresta; questo perciò deve indurci a piantare più alberi possibile nelle nostre aree urbane, desistendo però in partenza da quell’idea dei numeri sparati a caso di miliardi e miliardi di esemplari da piantare, ma piuttosto cercando nell’arboricoltura di città concretezza, resilienza, efficacia, bellezza e armonia. Parliamo quindi di centinaia di alberi, meglio, un progetto concreto alla volta, alberi ben scelti, irrigati, sostenuti, amati. I numeri a sensazione li potremmo ottenere solo piantando nuove foreste o allargando quelle attuali. (…)
(…) Questo atteggiamento positivo ispirerà sempre più persone e organizzazioni ad essere coinvolte direttamente nella pianificazione del loro ambiente locale, in modo più sostenibile e più verde. Prendere le giuste decisioni in questi momenti cruciali può influenzare il senso del luogo, la salute e il benessere delle persone per generazioni e generazioni. Per cui, consapevoli finalmente dell’emergenza planetaria, dobbiamo alzare la posta nella rigenerazione urbana sostenibile e così saranno gli alberi a dover svolgere il ruolo fondamentale per “rendere il mondo migliore, un albero alla volta” (https://www.treesaregood.org/). (…)
Francesco Ferrini, Ludovico Del Vecchio, Resistenza verde. Manuale di autodifesa ambientale, 2021, pp. 33 e pp. 246

IL PROGETTO

Le attività umane nel mondo stanno purtroppo provocando un mutamento climatico e, come dimostrano gli indicatori, la Svizzera ne è particolarmente colpita. Le emissioni di gas serra producono effetti sui sistemi naturali anche nei nostri boschi di prossimità. L’innalzamento delle temperature a causa di concentrazioni eccessive di CO2 nell’atmosfera porterà ad avere un numero sempre maggiore di estati canicolari e picchi di inquinanti urbani e di particolato fine anche in Canton Ticino. L’adattamento ai cambiamenti climatici è imprescindibile per garantire salute e benessere alle future generazioni mantenendo il più possibile invariata la biodiversità che il nostro territorio offre. A questo proposito siamo propensi a sostenere l’effetto dei benefici degli alberi, per uno sviluppo urbano locale di qualità.
Come dimostrato da studi scientifici:
• nelle aree urbane il posizionamento strategico degli alberi può ridurre la temperatura dell’aria di 2-8 °C;
• gli alberi in prossimità degli agglomerati filtrano gli inquinanti urbani e il particolato fine;
• gli alberi regolano il flusso dell’acqua e ne migliorano la qualità.
Un singolo albero può inoltre assorbire fino a 150 kg di CO2 all’anno e sequestrare carbonio alla atmosfera contribuendo così a mitigare il cambiamento climatico; gli alberi forniscono habitat, cibo e protezione a piante ed animali senza dimenticare che gli stessi possono fornire cibo sotto forma di frutta, noci e foglie arricchendo così la biodiversità urbana.
Per terminare non dimentichiamoci che trascorrere del tempo tra gli alberi migliora la salute fisica e mentale aumentando i livelli di energia, accelerando i tempi di recupero e diminuendo la pressione sanguigna e lo stress. La popolazione urbana sta crescendo rapidamente, piantare alberi oggi è indispensabile per il benessere delle generazioni future.
Il castagno – Castanea sativa
Per interpretare al meglio anche gli aspetti regionali legati al nostro progetto abbiamo inteso mettere in luce ancora una volta una (…) pianta che in passato ha contribuito, se non addirittura assicurato la sopravvivenza della popolazione ticinese. (…) Nel mondo contadino il Castagno era “l’albero del pane”. Tutto veniva utilizzato, niente perduto: le foglie raccolte per far da strame agli animali, i ricci davano fiamma e calore, il legno da ardere, (…)3 mentre il tannino utilizzato per la concia delle pelli. Con incubotrice abbiamo previsto di mantenere questa circolarità rigenerativa del ciclo biologico naturale del legno del nostro “Albero della vita”, mentre nel frattempo gli effetti già evidenti del riscaldamento globale ci richiamano con urgenza a prenderci cura di questi meravigliosi “organismi sessili”4 fra stagioni secche e malattie infestanti.

Attraverso questa iniziativa la nostra Associazione intende contribuire a stimolare, tramite un piccolo progetto condiviso con il territorio, l’importanza fondamentale della biodiversità negli spazi verdi di prossimità, promuovendo a livello locale piccole azioni di adattamento alle conseguenze in corso dei cambiamenti climatici.
In particolare si vorrebbe fare riferimento ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile OSS (Sustainable Development Goals SDGs) che costituiscono il nucleo vitale dell’Agenda 2030 che le Nazioni Unite hanno adottato all’unanimità il 25 settembre 2015 e che rappresenta, fino al 2030, il quadro di riferimento globale.
La Svizzera si è impegnata ad attuare l’Agenda 2030 a livello nazionale e internazionale.
Il Consiglio federale ha dunque posto le basi necessarie per la creazione anche a livello svizzero di una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici in Svizzera attraverso un piano d’azione 2020–2025.
Su queste basi, in collaborazione con alcuni specialisti del settore della filiera Bosco-Legno cantonale, abbiamo pensato di concentrarci sull’obiettivo 15 dell’Agenda 2030 “Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri” – gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità” immaginando un progetto che potesse essere sviluppato con gli Istituti scolastici comunali. A questo proposito, per iniziare, abbiamo pensato di coinvolgere, in forma di progetto pilota, alcune classi di scuola elementare e della scuola dell’infanzia del Comune di Bioggio alle quali si sono uniti nel tempo altri istituti.


progetto pilota, Istituto scolastico del Comune di Bioggio
I docenti di classe che hanno manifestato interesse alla nostra iniziativa, in accordo con la Direzione dell’Istituto e con il prezioso supporto e l’accompagnamento specifico e professionale del forestale di zona, si sono offerti con entusiasmo di integrare nel programma d’insegnamento dedicato allo studio dell’Ambiente questo progetto. L’avvio si è concretizzato con l’inizio del nuovo anno scolastico 2022-2023, quando i bambini, accompagnati dalle loro Maestre e Maestri, si sono recati nei boschi comunali per la raccolta, durante il periodo autunnale, delle castagne più idonee (semi). Successivamente, secondo le indicazioni del forestale, sono state messe a dimora nelle “cubo-culle” in attesa della germogliazione.
Siamo convinti che coinvolgere da subito i bambini sia fondamentale per tentare di raccogliere le sfide verso un inevitabile cambio culturale che ci attende. Dobbiamo saper approntare per le prossime generazioni nuove mappe emotive e cognitive che fungano da supporto per comprendere le profonde trasformazioni in corso nel mondo e nel territorio che ci ospita, necessarie per rileggere e interpretare la realtà attraverso nuovi modelli e orizzonti di senso. Uno studio pubblicato dall’OCSE nel 2020 ha messo in evidenza che “le abilità cognitive e socio-emotive che i bambini sviluppano nei primi anni di vita hanno un impatto duraturo sui loro risultati successivi durante la scuola e l’età adulta”. I bambini, poi, hanno un influsso positivo nei confronti dei loro genitori, li spingono verso comportamenti più responsabili e sostenibili, come ad esempio il riciclo e l’utilizzo consapevole dell’acqua. Siamo fiduciosi che seppur piccoli, possono avere un grande ruolo nel futuro dei cambiamenti climatici.

si presenta sotto forma di piccolo esaedro regolare (cubo) in legno massiccio di castagno indigeno di un decimetro cubo, realizzato con legname proveniente dal taglio, a seguito esbosco di piante secche per rinnovazione, conseguente al lavoro della filiera Bosco-legno cantonale. La fornitura di segato è garantita da aziende forestali (e segherie) del territorio certificate con il label “Legno svizzero”. La lavorazione artigianale finale è seguita da una falegnameria posta nelle vicinanze della segheria per una gestione ottimale delle risorse. Questo piccolo intervento permetterà di creare uno spazio vuoto all’interno del cubo per una cameretta di germogliazione delle giuste dimensioni adatta ad accogliere un vasetto da coltivazione biodegradabile e uno o più dischetti di torba.
Incubotrice sarà inoltre caratterizzata da una grafica illustrativa gravata al laser, dotata di un QR Code attraverso il quale si potrà accedere alla nostra pagina web dove sono raccontate alcune informazioni, tramite un piccolo video tutorial in dieci passi. I contenuti del video, adatto ai bambini, propone immagini e illustrazioni volutamente semplificate che descrivono lo sviluppo del germoglio nella cubo-culla sino alla formazione della prima esile piantina e alla successiva messa a dimora nel terreno. Le attività in aula sono coordinate dalle Maestre e dai Maestri mentre gli aspetti pratici e la raccolta dei semi (castagne) nel bosco come pure la messa a dimora delle piantine sono supportati anche dalla presenza del Forestale cantonale di zona. Il progetto ha un orizzonte temporale auspicato di almeno cinque anni. I bambini potranno quindi avere il tempo di prendersi cura nel tempo dei giovani castagni e poterne seguire regolarmente lo sviluppo. Alla fine del ciclo di vita, le incubotrici potranno essere conferite nel bosco per maturare i naturali processi di decomposizione trasformandosi in humus seguendo il normale ciclo di rigenerazione del terreno.

incubotrice rievoca i giochi di costruzione che hanno catturato l’immaginazione di generazioni di bambini, offrendo loro l’opportunità di esplorare equilibri instabili sfidando le leggi della tettonica. Tutti noi, almeno una volta, abbiamo provato a sperimentare audaci strutture raggiungendo pericolose altezze. Questo cubetto si trasforma però in uno strumento di apprendimento e divertimento, stimolando la mente dei bambini attraverso l’esplorazione e la sfida per svelarne la funzione, una culla per futuri alberi. Le dimensioni sono contenute, adatte a essere manipolate da piccole mani passando da un’esperienza statica ad una dinamica, velocemente, osservando una singola faccia alla volta. “Di per sé, il gioco infantile è l’atto di un bambino che inventa e reinventa il modello su cui si basa per spiegare a se stesso come funziona il mondo.” Nel frattempo il legno trasmette calore, meravigliose sfumature di colore, nodosità inaspettate. Ogni incubotrice è un pezzo unico, cipollature e tarlature sono esaltate in originali textures che raccontano le forze fisiche naturali con le quali la pianta si è confrontata durante il suo sviluppo. Piccole e grandi “rughe” formatesi in decenni e secoli di vita. Per scoprire la culla celata si dovrà anche “pensare con le mani”, toccare, scuotere ma anche annusare il delicato profumo. Alla fine si scoprirà che dietro l’etichetta “vita sulla terra” c’è…. . Incubotrice coinvolge inoltre i bambini in prima persona attraverso un’esperienza condivisa anche a livello di gruppo o di classe. Accompagnati dagli adulti a riflettere in merito ai temi della responsabilità verso gli Enti di natura, come pure a quelli della cura, verificheranno altresì le difficoltà che possono intercorrere durante le varie fasi, senza escludere l’eventualità di un possibile fallimento nel caso in cui il seme non germogli o la piantina non riesca a crescere a causa di impedimenti esterni. Sarà quindi importante, in questo caso, imparare e comprendere gli insegnamenti da trarre e riprovarci ancora senza lasciarsi scoraggiare grazie alle buone pratiche apprese nel frattempo.

Nel video, in 3 minuti, vi spieghiamo come percorrere i dieci passi e utilizzare le nostre inCUBOtrici.

dieci passi con l'incubotrice

Clicca qui per scoprire altro e scaricare il progetto incubotrice.

A CHE PUNTO SIAMO

12, 2021

Idea di progetto

Ideazione concetto del progetto e incontro con federlegno.ch per capire interesse e fattibilità.

12, 2021

02, 2022

Kick-off progetto

Prima incubotrice prototipo, coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del progetto nelle scuole comunali.

02, 2022

03-07, 2022

Progetto Pilota Bioggio

Idea viene accolta dall’istituto scolastico di Bioggio.
Banca Raiffeisen del Malcantone decide di sostenere l’iniziativa locale.
Il progetto é presentato al Municipio di Bioggio.

03-07, 2022

03, 2022

Il progetto si espande nel Cantone

Interesse da parte dei Comuni di Melide e Collina d’Oro

03, 2022

07, 2022

Partner per espansione Cantonale

Il progetto riceve interesse da altri enti sul territorio, si avviano le attività per la realizzazione su scala cantonale.
Il progetto viene presentato a BancaStato che decide di sostenere del progetto.

07, 2022

09, 2022

Avvio della produzione

Fornitura e taglio castagno per il progetto pilota di Bioggio, primi 27 cubi definitivi pronti per Bioggio.

Avvio della produzione dei cubi per i comuni di Collina D’oro e Melide.

09, 2022

10, 2022

Lancio progetto pilota di Bioggio

Consegna delle incubotrici all’istituto scolastico e avvio dell’esperienza con gli allievi in collaborazione con il forestale cantonale di zona.

10, 2022

11, 2022

Lancio del progetto a livello cantonale

Consegna delle incubotrici agli istituti scolastici di Collina D’oro e Melide e avvio dell’esperienza con gli allievi in collaborazione con il forestale cantonale di zona.

I bambini di Neggio e Vernate svolgeranno le attività assieme ai bambini di Bioggio.

11, 2022

02-10.2023

istituti scolastici coldrerio, novazzano e balerna

Altri tre comuni ricevono le nostre incubotrici
grazie al sostegno del PARCO VALLE DELLA MOTTA
Fondazione Luigi e Teresa Galli.

Seguiteci altri comuni hanno dimostrato interesse.

02-10.2023

COMUNI ADERENTI A INCUBOTRICE

1
inCUBOtrici realizzate
1
altri comuni interessati
1
istituti scolastici
1
alberi piantati

OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ COINVOLTI NEL PROGETTO

Per far fronte ai suoi numerosi impegni sociali, la nostra associazione conta anche su contributi privati affinché possa sempre disporre della necessaria copertura finanziaria.
I contributi privati ci permettono di continuare a proporre nuove iniziative e attività di sensibilizzazione nei confronti della popolazione e delle autorità competenti.

MAIN PARTNER & COLLABORAZIONI

federlegno.ch, Rivera – Monteceneri 
Sezione forestale cantonale 
con il prezioso aiuto di forestali cantonali di settore 

IN COLLABORAZIONE CON: